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LETTERA APERTA  di Cinzia Garbellini

“MANCATA IMMISSIONE IN RUOLO DEI PRECARI STORICI”

 

I docenti del Nord e del Sud Italia vivono sulla propria pelle la piaga del  precariato. 

A causa del corposo taglio degli organici, moltissimi precari del Sud hanno colto l’ opportunità offerta dal Ministero, tramite “ l’ apertura” (prima blindata) delle Graduatorie ad esaurimento, di spostarsi dalle graduatorie delle loro regioni a quelle del nord, facendo  scivolare di posizione molti colleghi delle province settentrionali.

Lo stato d’animo, in queste ore, di chi come me, come voi, sta attendendo di sapere se avrà o no la possibilità di lavorare,  è quello di  cercare disperatamente di far sentire la propria voce alle istituzioni e al Governo, unico responsabile del disastro degli immotivati tagli agli organici e della mancata immissione in ruolo dei precari storici.

 

Tra le soluzioni, è bene non  disperdere le energie in lotte regionali ma unire le forze per chiedere un piano di immissione in ruolo su tutti i posti vacanti e disponibili, cercando di fare proposte che non siano ingiuste nei confronti di chi, legittimamente, sta aspettando un posto di lavoro da più di 20 anni.

Una delle proposte circolate in questi giorni, da indirizzare alle massime istituzioni dello Stato, è quella di chiedere che vengano regolamentati i trasferimenti  con la previsione di misure che incentivino la permanenza nelle GAE, magari con l'attribuzione di un bonus punti per ogni anno di permanenza in una provincia, bonus che si perderebbe (anche per gli anni precedenti) in caso di trasferimento.

In tanti siamo convinti che servano maggiori controlli, al momento dell' iscrizione, contro l'uso indiscriminato di espedienti per l'acquisizione di punteggio e l'attribuzione di riserva per velocizzare la scalata al  ruolo, penso alle cosiddette “104”, le precedenze assegnate dalle commissioni mediche delle Asl per motivi di salute personale o assistenza di un familiare, da far valere alle nomine, molto utili per saltare la graduatoria ….

Dobbiamo fare i conti anche con il  “mercificio”che in certe zone d’ Italia, imperversa sulle supplenze: in cambio dei 12 punti dati dalla supplenza annuale da inserire in graduatoria, tanti docenti accettano infatti di lavorare nelle scuole parificate per un misero compenso, talvolta addirittura gratis. Questa triste situazione, squalifica la nostra professionalità, ed è costantemente confermata da molti colleghi che hanno sperimentato direttamente.

Un male sociale che un Paese civile deve pretendere di estirpare.

Inoltre, c’è anche la questione dei titoli post laurea (Master annuali, biennali, Diplomi di Perfezionamento, Competenze linguistiche e informatiche) che pur avendo costi elevatissimi,   vengono presentati da molti candidati  in notevole quantità. Purtroppo non sembrano offrire garanzie i controlli che gli organi scolastici di competenza dovrebbero attuare (controlli che hanno subìto modifiche legislative proprio quest’ anno ancora una volta a discapito della trasparenza).

Altre perplessità sorgono dopo le dichiarazioni sui “precari” del Ministro Giannini: se si decide di eliminare le graduatorie provinciali, il rischio è di non far lavorare tanti che in questi anni si sono impegnati!!

“I precari NUOCIONO alla stabilità del corpo docente e alla qualità dell’insegnamento”, ha dichiarato il Ministro, che ha anche parlato di un probabile Concorso per il 2015; ma nel frattempo, e dopo, che cosa ne sarà delle 467mila persone NOCIVE iscritte nelle graduatorie di istituto?

Siamo quindi in attesa di approfondire i contenuti dell’ imminente “programma per la scuola” annunciata dal Premier Matteo Renzi.

Risvolti veramente nefasti  per tutti i docenti precari.

Si consideri, inoltre, quanto gravino pesantemente sui docenti che appartengono all’ ambito educativo dell’ arte, dopo i tagli della riforma Gelmini. Riforma che ha sacrificato insensatamente la FORMAZIONE ARTISTICA nella scuola secondaria di secondo grado,  imponendo una grave restrizione di opportunità di insegnamento già denunciata in  più documenti e articoli indirizzati ai Ministri che si sono succeduti in questi anni, della nostra Presidente Marinella Galletti.

Vedi i documenti di approfondimento:

 “ANALISI CLASSI DI CONCORSO FORMAZIONE ARTISTICA”

 “ TABELLA RIEPILOGO CONFLUENZE”  ( c.d.c. dalla A018 alla A071)

Tra le anomalie e incoerenze degli effetti di tali provvedimenti, per fare alcuni esempi, i docenti dei  laboratori artistici, la cui docenza di ruolo in esubero è oggi utilizzata come “figure atipiche” in altri insegnamenti (dalla c.d.c. A018 ai residui posti della A025) ha influito ulteriormente sulle sempre più esigue  opportunità dì insegnamento per i docenti precari.

Nell’ anno scolastico in corso,  nella  provincia di Ferrara, le uniche 6 cattedre della disciplina Disegno e Storia dell’ arte (c.d.c. A025) sono state destinate a docenti DOP delle c.d.c. A007, A018, A016  in esubero dagli Istituti d’ Arte cancellati dalla riforma! Con il risultato che non ci saranno ne’ RUOLI ( ne era stato assegnato uno  alla Provincia), ne’ convocazioni  per incarichi a tempo determinato se non per una spicciolata di ore!