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12/01/2013 - "Concorsi-doc.net" - Artem Docere raccoglie le testimonianze dei docenti candidati al concorso a posti e cattedre 2012/ prove preselettive.

L' articolo di Paola, docente abilitata C.d.C. A025

 

IL QUIZZONE: CRONACA DI UNA MORTE PRE- ANNUNCIATA

Dopo tredici anni , ritorna con cotanta attesa da parte dei docenti , il concorso a cattedre, denominato ironicamente, dai tg nazionali e dal web, il : “Il Quizzone”. Questo appellativo deriva dal famosissimo programma televisivo andato in onda negli anni novanta, dove ogni concorrente aveva a disposizione due tentativi per rispondere a ciascuna prova: al primo errore veniva comminata un'ammonizione (cartellino giallo), mentre al secondo errore scattava l'espulsione (cartellino rosso) con la conseguente: “ fine dei giochi”;

Bene, a fronte di tale paragone, oggi, nel 2012 “Il Quizzone”, mette in palio 11542 posti di lavoro per n° 321.210 domande di adesione pervenute al Miur. Purtroppo però, questa volta, non si tratta di un gioco, ma di una dura e triste realtà che coinvolge l’Italia ed evidenzia innanzitutto una mancanza di coerenza e di attenzione, prolungata nel tempo verso tutto ciò che rappresenta il sistema scolastico, e soprattutto, la non curanza, da parte di chi, fino ad oggi, ha lasciato sedimentare graduatorie infinite di docenti precari che loro malgrado hanno continuato a prestare servizio c/o la scuola , senza alcuna garanzia, nell’incertezza e nello smarrimento più assoluto, in balia di riforme che ogni anno vedevano portar via loro la speranza, il sogno, la certezza, la concretezza, la possibilità di ottenere un posto di lavoro sicuro.

Non è un caso se tra i candidati al concorso per gli insegnanti, tre 67enni, si sono cimentati, nella prova preselettiva. Uno degli intraprendenti aspiranti insegnanti all'ultimo momento ha abbandonato la partita prima di sedersi al tavolo, tanta è stata l’umiliazione, mentre gli altri due hanno svolto con coraggio il test, con esito purtroppo negativo per entrambi.

Il test in questione, prevedeva 50 domande a risposta multipla da svolgere in 50 minuti, relative alla capacità di logica, comprensione del testo, competenze digitali e lingua straniera.

Nulla da dire in merito alle tematiche su cui si argomentava la prova. E’ giusto che la scuola pretenda personale qualificato e dotato di una conoscenza multidisciplinare anche a sostegno delle nuove tecnologie e strumentazioni che la scuola di oggi mette a disposizione degli alunni. Qualche cosa da dire invece, in merito al conseguimento del punteggio, un punteggio che ha avuto la capacità di rendere accessibile ad un candidato su 3 ( circa un 33% ) la seconda prova:

“Dunque, fatemi capire, sono idoneo in qualità di docente, in quanto ho superato il test di pre-selezione del concorso che prevede la possibilità di ottenere una cattedra, però l’esito della prova non verrà conteggiato ai fini di un punteggio finale, in quanto le competenze dimostrate non concorreranno alla graduatoria per l’ottenimento della cattedra stessa?”

Altra incongruenza, dal mio punto di vista, è stata la divulgazione dei 3500 test, solamente 20 giorni prima dell’esame. Troppi quiz, in così poco tempo, per noi mamme o padri di famiglia che in attesa della “chiamata a tempo”, continuano a crescere i loro figli oppure “occupano” il tempo in lavori di “ripiego” però fondamentali al loro sostentamento ed a quello delle loro famiglie. Molte persone non hanno superato la prova per mancanza di tempo, per questo il ministero avrebbe dovuto fermare il tempo… o meglio, sarebbe bastato prolungarlo.

E che dire, della sorprendente scelta del Miur di non rendere fruibili con immediatezza le risposte corrette e sbagliate dei 3.500 quesiti “papabili”, per paura di contestazioni o ricorsi (che non sono mancati). Questa “sensibile scelta” ha ha creato altre incongruenze rispetto alle opportunità offerte, divenute-disparità tra i candidati nella lotta contro il tempo: alcuni hanno potuto/ dovuto acquistare le risposte corrette in speciali banche dati presenti su internet a costi che variavano dai 5 ai 25 euro. “Risparmiare” tempo “spendendo” soldi, ed investendo nello stesso momento quel tempo, nei blog, all’inseguimento della “vera” risposta corretta, minata da continue segnalazioni di rettifica provenienti da… non si è ancora capito bene. La discutibile scelta del ministero, si è rivelata comunque un affare, per le scaltre aziende on line, che in pochi giorni hanno fatturato la bellezza di 250mila euro circa. Soldi usciti ancora una volta, dalle nostre tasche.

E’ giunta l’ora, 17 Dicembre 2012, data dell’esecuzione:

Quella mattina, eravamo stati tutti puntuali, forse qualcuno si è presentato anche prima, ma ahimè nella sede sbagliata (il ministero si è riservato la possibilità di cambiare la destinazione fino al giorno prima dell’esame): dopo averci schedato, ci è stata assegnata la nostra postazione fornita di pc, “foglio istruzioni”, due fogli bianchi per eventuali annotazioni ed una penna con la raccomandazione di lasciare al suo posto una volta terminata la prova.

Banchi affiancati, carta di identità aperta e disponibile per un’ulteriore consultazione da parte della sorveglianza, candidati privi di ogni accessorio superfluo quale: giubbotto, borsa cellulare e scarpe… anzi no, le scarpe se non ricordo male ce le hanno lasciate.

Così.. parte il tempo: “50 minuti in 3000 secondi , il cuore a 1000, 50 domande a risposta multipla in pratica 200 opzioni di cui solo 50 correte, l’equivalente di ¼”… caspita, tutti quei test di logica mi hanno trasformata in un calcolatore umano… appoggio la penna ed inoltro il mio test, compare una scritta: “test inviato” od una frase simile. Nel mentre, alla mia sinistra inizia l’esecuzione, il “tagliatore di teste” inserisce la penna usb nel nostro pc e nel giro di pochi secondi, uno dopo l’altro, ci si abbandona al proprio destino. Alcuni sguardi si abbassano, alcuni si alzano, quella signora di 50 anni , seduta a due postazioni dalla mia, purtroppo non ce l’ha fatta, chi lo sa magari ha dedicato tutta la sua vita alla scuola ed ora la scuola le sta dicendo: “ grazie,non ci servi più”; gli occhi diventano lucidi, lacrime di gioia e di dolore. Nel mio turno, esecuzione di massa, 24 teste “mozzate”, da una scritta rossa comparsa sullo schermo, così grande da essere visibile a tutti: “ non hai superato la prova (… e ritenta sarai più fortunato! Se lo saranno dimenticati); 6 teste “salvate”, da una scritta verde “speranza”. Pensate … io non l’ho neppure letta, sono uscita in un secondo e con il tremolio alle gambe ho chiamato mia mamma, che in questi 20 giorni si era presa cura del mio bambino di 4 mesi, per permettermi di studiare… e le ho detto: “grazie”.

“Spalle al muro”,” uno su mille ce la fa”, “ci vuole calma e sangue freddo”, messaggi rassicuranti , che allietano le giornate di noi “giovani choosy”, passate a “trastullarci” in un’amaca,” en plein air”, fumando una sigaretta ed osservando il cielo, attendendo quella chiamata, come fosse una vocazione, volgendo ogni nostro pensiero verso un futuro incerto… o (volendo essere positivi), ancora tutto da inventare.