ORARIO DI CATTEDRA DOCENTI

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Lettera indirizzata all' Onorevole Pierfelice Zazzera

Cento, 18 ottobre 2012

 

 

 

Onorevole Pierfelice Zazzera

 

VICEPRESIDENTE VII COMMISSIONE CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE

 

 

Oggetto:  Appello/ NO alle “24 ore” per i docenti delle Scuole Superiori di primo e secondo grado.

                              

        

   Illustre Onorevole,

All’ interno del nostro Paese sappiamo dialogare tra soggetti che vivono e lavorano, parte di uno stesso sistema sociale? E’ una grande opportunità essere consapevoli delle realtà lavorative e professionali di ognuno e comprenderle, valida per tutti. Ma chi ha importanti responsabilità, o concorre alla costruzione della nostra vita politica, e soprattutto, il nostro Governo ha precisamente il dovere di non mascherare il carattere dei diversi ruoli e impegni dei propri cittadini, di conoscerli a fondo e tutelarli: noi docenti contiamo moltissimo sul Suo intervento in Parlamento affinché ci venga riconosciuto ciò che è già nostro.

<< Le 18 ore di docenza, cioè quelle in cui il docente è in classe con gli studenti, costituiscono un processo di lavoro intellettuale e di responsabilità, frutto di un esito di lavoro a monte. A cominciare dalla Programmazione Didattico-Educativa, alla preparazione quotidiana, aggiornamento e messa a punto per una didattica individualizzata, nonché alla necessità di adeguamento di conoscenze e del fare in relazione alla complessità della scuola (coordinamento, circolari; normativa …rapporti con la segreteria didattica e segreteria docenti…);

In classe, con gli studenti, i docenti mettono in atto strategie di relazione e didattiche di grande responsabilità e altamente impegnative, rispetto al gruppo studenti, all’ interno delle classi e in relazione ad ognuno, diverso soggetto che va anche ascoltato, nella molteplicità!

Ogni docente ha più classi, fino a nove (ma a volte anche più) riferendoci alle discipline di studio obbligatorie nei vari indirizzi di studio. Per comprendere il reale carico orario settimanale dei docenti necessario al solo fine di mettere in opera la didattica, le strette “18 ore” , occorre moltiplicare 18 x 2, perciò, minimo 36 ore. Ma non è finita.

Non abbiamo ancora calcolato quante ore necessitano ai docenti per svolgere tutti i compiti funzionali all’ insegnamento, perchè tra questi vi sono anche la correzione dei compiti, la valutazione, la compilazione dei registri cartacei e on-line, le Relazioni finali, le relazioni continuative con le famiglie (che possono variare, 2 o 4 ore al mese). Impossibile calcolare quanto tempo occorra per la sola correzione di centinaia di compiti, i docenti lo fanno di giorno e di notte, di sabato e di domenica.

Inoltre, occorre calcolare le ore per gli impegni d’ Istituto, attività collegiali:

Consigli di Classe mensili: 1 o 1 ora e mezza per ogni classe: fino a 40 ore annue;

Riunioni dei Collegi Docenti, dei Dipartimenti per la Programmazione, Relazioni periodiche con le famiglie: 40 annue

Scrutini: 1 ora per classe x tre periodi: ore che non si computano, ma che possono arrivare fino a 30/40 ore annue;

Esami integrativi, esami finali, esami di stato e relative attività di valutazione e scrutinio.

Il numero di classi influisce sul carico di lavoro complessivo, anche quando le programmazioni sono equivalenti.

 

Ora, paradosso tra i paradossi, con i provvedimenti definiti “Legge di Stabilità” , si vorrebbe che i docenti stiano in classe 24 ore alla settimana: chi già insegna su nove classi, ne avrebbe dodici/ classi di trenta alunni senza identità. Il carico di lavoro complessivo dei docenti arriverebbe a sfidare le 70 ore settimanali!

 

Attualmente, tutti gli impegni richiesti, oltre le 18 ore in classe, sono già distribuiti in orari diversamente articolati durante il giorno, per lo più in servizio tra gravosi buchi orari.

Poiché, per svolgere questo lavoro, caratterizzato da 18 ore di lezioni frontali, il docente è sottoposto a circa 60 ore di lavoro alla settimana (ogni ora di lezione, infatti, va moltiplicata almeno per tre, per capirne il peso), viene da chiederci: come si può accettare che in questo Paese un docente venga anche malamente retribuito!

Quando il nostro stipendio verrà adeguato ai parametri europei? E si terrà conto dell’ aggravio in tutti i casi per i prolungati precariati, gli esuberi, gli obblighi di trasferimento, pendolarismo, mensa, buchi orari…?

I docenti sono già votati a un certo spirito di sacrificio, per questo è così facile infierire su di loro.>>

 

L’ orario di lavoro dei docenti è materia contrattuale, non certo una legge può sovvertirlo.

 

Cosa gravissima, aumentare l' orario di lavoro sulla cattedra, per altre 6 ore, significa licenziare un docente ogni tre. 

 

No, alle 24 ore di lezioni per i docenti della scuola secondaria.

 

La ringrazio per il Suo ascolto e per quanto vorrà fare.

Distinti saluti.