DOSSIER FRMAZIONE ARTISTICA - appunti per una riforma globale

Documento inviato al Ministro Stefania Giannini in data 02/05/2014

FORMAZIONE ARTISTICA  FARE ARTE ED INSEGNARE ARTE

Appunti per una riflessione globale

Arte e creatività

Ripensare la formazione dell’individuo

Prime essenziali linee guida per rimodulare tutto il percorso educativo e ripensare la riforma della scuola secondaria di II grado

L’istruzione artistica specialistica italiana

L’ Alta Formazione Artistica

 

Appunti per una riflessione globale

Attraverso le indagini OCSE PISA si può capire come  quella parte essenziale delle conoscenze e delle abilità connessa con la creatività e il fare artistico, prerogativa,  secondo gli studiosi, di almeno la metà del nostro cervello, sia trascurata dalle linee guida dei sistemi educativi.

Le performances delle competenze, a livello internazionale, risultano fondate su rigidi, parziali e anacronistici modelli economici, al limite del saper leggere, scrivere e far di conto trascurando del tutto la creatività, le abilità  e le competenze artistiche.

 

Privilegiare solamente gli apprendimenti linguistici e logici, umanistici e scientifici ha condotto ad una specie di atrofizzazione cognitiva che ha fatto dell’ arte  e del suo apprendimento in Italia  una specie di riserva per una genialità marginale che “malgré tout” è riuscita ad avere un successo internazionale.  Successo che in altre condizioni, poteva essere moltiplicato per mille ed esportare le nostre buone pratiche accanto al nostro patrimonio inestimabile.

 

Arte e creatività

Chi ha a cuore il nostro futuro di nazione e di giacimento culturale dovrebbe essere lungimirante, fornire i mezzi alle buone idee e alle buone pratiche e unirsi in questo sforzo nella stessa direzione prima che sia troppo tardi.

 

L’educazione e l’istruzione in campo artistico in Italia  oggi risentono di un sistema dal passato glorioso ma dal presente in via di estinzione per mancanza di progetto organico e di risorse.

Quando manca la pienezza della scuola viene meno la vera conoscenza e tutto si degrada mentre avanza un nuovo analfabetismo di cui i social network sono indiscutibili testimoni.

 

E’ inaccettabile che l’arte, in Italia soprattutto, debba essere appannaggio di pochi eletti, di ristrette élite culturali.

Altrove, in Europa e nel mondo, al contrario, si stanno costruendo percorsi che imitano il nostro passato superandoci anche nelle prerogative di eccellenza. 

 

L’educazione e la formazione sono le chiavi per assicurarsi in futuro persone capaci e competenti e prospettive di rilancio dell’unica economia possibile e non effimera in Italia.  

 

L’educazione alle arti è un percorso di formazione, anche informale, che si dovrebbe sviluppare per tutte le età dell’uomo, non  per una professione – che costituisce solo un segmento del fare arte e non esaurisce affatto l’esigenza umana di produrre e fruire arte nelle sue svariate forme – ma per la completezza della conoscenza e delle abilità. 

 

Ripensare la formazione dell’individuo

Persino l’impresa  ne è interessata, purché intenda operare con fini di sostenibilità ed equità, cioè superando l’obsoleto e iniquo concetto del profitto per abbracciare l’ idea innovativa che vede, una volta assicurati i giusti ed equilibrati compensi a chi intraprende, dirige e lavora, reinvestire tutti gli utili in innovazione, ricerca e sviluppo. 

 

Investire in questo campo è indispensabile affinché l’ Italia, che non è mai stato un paese propriamente industriale, ma sicuramente agricolo,  turistico (il paesaggio, l’arte culinaria e l’ecologia) e  creativo ( i beni culturali, la moda, il design, la musica ,il cinema, il teatro …) riprenda a crescere attraverso i suoi beni primari che sono principalmente immateriali.

Culturali, economici, storici sono solo alcuni dei motivi per avviare un progetto formativo globale finalizzato a colmare  tale lacuna.

 

L’ educazione all’ arte va avviata fin dai primi istanti di apprendimento e per tutto l’arco della vita, ricordando che i talenti si costruiscono e si cominciano a  consolidare nel periodo di vita da 0 a 5 anni.

Assicurare pari dignità ad un linguaggio che costituisce il terzo  fondamentale asse della formazione dell’ individuo non solo a livello professionale, in quanto l’ apprendimento dell’ arte é connesso con la salute psicofisica dei cittadini.

 

Assicurare più tempo scuola in questo campo, un curricolo potenziato e paritetico rispetto agli altri fondamenti dell’ istruzione.

Il nodo fondamentale è  che l’ insegnamento dell’arte e del fare arte, come la lingua e la scienza, deve articolarsi ed integrarsi nei vari gradi di studio e indirizzi in modo unitario e modulare.

 

Macro obiettivo

Prime essenziali linee guida per rimodulare tutto il percorso educativo e ripensare la riforma della scuola secondaria di II grado

 

Assicurare un modello unitario ed organico dell’ insegnamento di un ambito disciplinare strategico per l’Italia, le arti figurative, i musei, il patrimonio culturale e artistico, il “Made in Italy”, il design, la moda, la musica, il cinema e il teatro, attraverso un programma altrettanto organico che preveda l’ insegnamento artistico, formale e informale,  lungo tutto l’arco dell’ apprendimento dei cittadini  italiani.

Il curricolo dell’ insegnamento di Storia dell’arte, del Disegno e  delle varie discipline del fare arte deve essere previsto fin dalla scuola dell’infanzia, rafforzarsi nelle scuole primarie e secondarie, assumendo valori formativi specifici nei diversi indirizzi e specializzandosi nell’ università,  nelle singole facoltà, assicurando un futuro ad un settore così importante della Cultura e dell’ Economia italiane.

 

L’istruzione artistica specialistica italiana richiede un discorso a parte

Gli Istituti d’arte sono stati smantellati dalla Riforma Gelmini  a favore di un generico e generalista  Liceo Artistico.

 

Così come avviene in altri paesi, che tengono distinti i percorsi generalisti (liceali) da quelli professionalizzanti  ma garantiscono vera  alternanza scuola-lavoro durante la formazione, è necessario prefigurare (non solo per il settore artistico), nello stesso istituto:

a) curricoli liceali  che comportino la prosecuzione degli studi a livello universitario;

 

b) curricoli decisamente professionalizzanti, ricchi di laboratori e di ateliers e solidi nella preparazione disciplinare e culturale generale.

Questi ultimi percorsi al termine degli studi, per quanti volessero accedere all’Università, comporterebbero la frequenza di un anno preparatorio integrativo con un  articolato esame attitudinale.

 

In questo sistema, l’obbligo scolastico (quello vero e non quello edulcorato dall’apprendistato o altri palliativi) dovrebbe essere previsto fino ai 18 anni.

Naturalmente in questo contesto è tassativo evitare il pericoloso biennio orientativo che tante guerre tra poveri docenti sta creando e  dimostra scarsa o nulla capacità di orientamento  mentre non regge con i numeri  dei candidati ai diversi indirizzi, in genere più numerosi di quanto il buon senso suggerisca.

 

L’ accezione duale risponde pienamente sia alle esigenze di chi vuole una formazione di tipo specialistico universitario sia  di chi decida di entrare prima nel mondo del lavoro.

L’ Alta Formazione Artistica richiede il riesame della relativa annosa questione normativa

 

Il ruolo Istituzionale, Didattico e di Alta Formazione  proprio delle Accademie di Belle Arti nel territorio Nazionale, in relazione alla sua articolazione nell’ ambito della formazione artistica, e alle anomalie giuridiche rispetto all’ Europa, richiede adozione dei modelli e dei criteri europei e internazionali per la Formazione Universitaria Superiore nelle Belle Arti e Visual Arts, e il riconoscimento agli stessi dello Status Giuridico ed Economico Universitario.

Conclusioni

 

Se il segmento dell’educare e dell’ insegnare artistico non verrà ripensato globalmente e radicalmente, le prerogative italiane della tutela del patrimonio, della progettualità e del design saranno perduti per sempre.

Gli esperti di Artem Docere, con la loro esperienza, lavorano per costruire una proposta di curricolo unitario integrabile lungo tutto il percorso di studi (dell’obbligo e non) e modulabile all’ interno dei vari indirizzi di scuola secondaria di secondo grado fino all’università ed all’educazione degli adulti.

Aprile 2014                                           

 

Referente Gruppo di Studio Formazione Artistica Giuseppe Campagnoli

Presidente Marinella Galletti